venerdì 2 novembre 2012

Perugia, la città dei Willy Wonka

In viaggio verso Perugia
Domenica mattina. Il freddo è pungente, penetra nelle ossa. Sono le cinque e trenta e sento la sveglia suonare. Rimango sotto le coperte ancora per un po’. Fuori, a due passi dal cielo, le montagne abruzzesi salutano il giorno. L’aria è ovattata, ma qualche sprazzo di sole bussa alla mia finestra per entrare. Lo fa in punta di piedi. Colazione veloce, ma leggera. Quanto basta per arrivare a Perugia. Sulmona dorme nel silenzio autunnale ed il profumo di cornetti caldi invade il borgo antico. Un profumo ormai familiare, come il cappuccino del bar dell’angolo. L’entusiamo non si fa attendere. E neppure io. Raggiungo la compagnia per mettermi in viaggio, ma prima controllo se nella macchina fotografica ho inserito la memoria. «Otto giga possono bastare», penso tra me e me.  

Verso Perugia - nuvole e montagne
Provo ad immaginare il pranzo «dolce» che faremo, una volta arrivati in terra umbra. Dai finestrini vedo il paesaggio cambiare sotto le pennellate sicure della natura. Verde, giallo, arancione. Il vento accarezza le chiome degli alberi come fossero capelli arruffati. E le montagne, a tratti, si vestono di casupole dal camino fumante. È aria di castagne, di profumi caldi. Di biscotti appena sfornati. La neve già imbianca le vette, accarezzate da brandelli di nuvole.


Perugia - piazza IV Novembre
Spuntoni rocciosi cedono il posto a linee più morbide. Sinuose. Qualche goccia di pioggia lava i vetri. E, ad un tratto, i ricordi si fanno vivi davanti all’insegna della cascata delle Marmore. Immensità. Manca poco all’arrivo a Perugia, l’entusiasmo sale insieme alla fame. Mi hanno parlato dell’«Eurochocolate» per un’intera settimana, così, alla fine, ho deciso di partire, anche se soltanto per un giorno. Piazza IV Novembre è gremita. Imponente ed austera, la cattedrale dedicata al santo dei desideri, Lorenzo, saluta i turisti curiosi. Il profumo di cioccolato è nell’aria e riscalda i sensi. Non sappiamo da quale angolo cominciare. Forse da un kebab, per spezzare l’appetito.

Perugia - Eurochocolate 2012
Lo stand che distribuisce cioccolata calda è preso d’assalto. Un antidoto naturale - e naturalmente piacevole - contro il freddo. Seguiamo la mappa, ma perdiamo la cognizione del tempo e dello spazio. Pile di tavolette con le nocciole, al cioccolato al latte o fondente, attirano l’attenzione di grandi e piccini. I dolci non fanno distinzione d’età. E non mancano nemmeno i churros spagnoli, cosparsi di zucchero a velo. Tra una delizia e l’altra, ceste di tartufi ricordano ai passanti di essere in terra umbra. È tutto un gioco di sapori. Perugia festeggia la diciannovesima edizione di questa fiera, che attira turisti da ogni parte del mondo.

Perugia - Eurochocolate 2012
La giornata passa in fretta, tra una boule al latte e manciate di torroncini fra le mani. Ed arriva la pioggia. Ma non scoraggia. Perché, questa volta, basta una pannocchia arrostita per riscaldarsi. E un giro di sciarpa in più prima di rimettersi in viaggio. Toccata e fuga a Perugia. «Qualche sciocchezza di tanto in tanto aiuta l’uomo a vivere d'incanto». Parola di Willy Wonka.



Anna Maria Colonna
annamaria9683@libero.it 

In viaggio verso Perugia






Perugia - Eurochocolate 2012
Perugia - Eurochocolate 2012
Perugia - Eurochocolate 2012
Perugia - Eurochocolate 2012
Perugia - Eurochocolate 2012
Perugia - Eurochocolate 2012
Perugia - tartufi
Perugia - Eurochocolate 2012
Perugia - Eurochocolate 2012
Perugia - Eurochocolate 2012
Perugia - Eurochocolate 2012
Perugia - Eurochocolate 2012
Perugia - Eurochocolate 2012
Perugia - Eurochocolate 2012
Perugia - salumi di Norcia







Perugia - Cattedrale di San Lorenzo



Perugia - Cattedrale di San Lorenzo


Perugia - Cattedrale di San Lorenzo (particolare)







 

Nessun commento:

Posta un commento