giovedì 13 dicembre 2012

L'Abruzzo innamora... lettera di un lettore a Terre Nomadi

Carissima,

ho ricevuto da Luigi Viscanti, amico d’infanzia, le tue avventure nelle città e nei luoghi dell’Abruzzo, dove c'è una parte di me in quanto ho trascorso l’adolescenza e la fanciullezza nel collegio di Alanno (vicino Scafa, che conosci) per frequentare la scuola superiore. Lo so, avrei dovuto scriverti prima, e tuttora non riesco a spiegarmi perché questo appuntamento sia stato rimandato. Comunque oggi ce l’ho fatta. Sarà stata l’abbagliante luce che riflette la neve delle tue fotografie, riviste ancora una volta, o la terra d’Abruzzo che meglio riflette i miei ricordi antichi, a farmi decidere di inviarti pensieri di ammirazione e di gratitudine per le bellissime immagini scattate sotto quel “cielo”. Immagini che portano il cuore e la mente a riempirsi delle bellezze della natura. 

Conosco molto bene l’Abruzzo perché l’ho sempre visitato da quando lasciai il collegio. Ogni anno incontro i tanti compagni di scuola e amici di convitto sparsi un po’ ovunque. Nei primi giorni del mese di ottobre sono stato a Pianella, poi a Manoppello, e poi, ancora, a Tocco da Casauria, Popoli e Penne. A proposito, ti mando alcune foto scattate da un amico di Avezzano nei giorni di febbraio di quest'anno in seguito alla grande nevicata. Penso, inoltre, di far cosa gradita inviandoti anche uno scritto che anni fa ho dedicato a questa regione. Ti saluto e ti ringrazio per i viaggi che mi fai fare, senza lasciare casa, sugli scenari delle tue fotografie e accanto alle tue note, calde di vita.  

Nicola Carrabba

Avezzano, neve febbraio 2012
Una terra dove le geografie variano continuamente e, nel saliscendi da mari a monti, seguendo il corso naturale dei fiumi e i contorni dei laghi, lo sguardo non ha riposo, ed è sempre impegnato a fotografare infinite scene irripetibili e indescrivibili. Le molteplici visioni si inseguono a perdifiato, si fanno e si disfano, disorientano e inebriano, e non sai mai quali fissare nella memoria degli occhi. Si entra così in un viaggio fatto di paesaggi affascinanti, circonfusi di una luce multicolore, come in un caleidoscopio che dona uno spettacolo degli scenari che, mese dopo mese, cambiano, e ci accosta all’abito intimo e proprio dell’Abruzzo. 

Avezzano, neve febbraio 2012
Teatro la terra e teatrale la natura con il suo verde e le sue acque, dove l’urlo del vento della Majella impone rispetto agli alberi e il bagliore della luna e il luccichìo delle stelle si cristallizzano nella neve matura del Gran Sasso. Dove la corrente del Pescara accompagna le note del cantico invisibile dei monti sulle rive dell’Adriatico, e il cuore di Scanno culla dolcemente ore antiche e sogni fatati. Una natura che si sposa con la terra per essere tutt’uno e per trovare in essa espressione vera ed essenza della vita. Con uguale brivido di luce.  

Riserva naturale Monte Salviano, neve febbraio 2012
I paesaggi non sono come mete d’escursione e luoghi da scoprire, o semplicemente palcoscenici o cornici, meno che mai cartoline, ma posti attraversati da una corrente di vita, da un flusso di emozioni e significati unici che ci trasportano in un mondo quasi fiabesco, ove il brulichìo delle immagini cattura ogni anima vagante mediante l’unica protagonista: la Natura. Ancora magica e misteriosa, ultima dea di un mondo sempre più cementificato. In essa si modulano i ritmi del sentimento e del pensiero, del pensiero che si unisce alla vita e dei sentimenti che si fanno visione per ritemprare la mente ed il corpo. Visione che richiama le ragioni del cuore, perché suscita in noi l’arte e la poesia, la musica e la danza, la bellezza e l’armonia, la passione e la grazia: esalta gli affetti e restituisce l’amore del tempo vissuto e dei luoghi più cari. Non si resta indifferenti.  

Avezzano, castello Orsini-Colonna
E tali visioni si fanno più profonde per scoprire che su queste immagini, su questi paesaggi, si distende un silenzio intenso, interrotto solo dai richiami degli uccelli, dallo stormire delle fronde degli alberi, dal rodere della pioggia: un silenzio avvolgente ed edificante. E subito si avverte la brezza della quiete che ci raggiunge come un vestito. Copre e dà colore agli uomini e alle cose. 

Nicola Carrabba
(ex alunno dell’ I.T.A. - Alanno)

Caro Nicola,
è bello toccare con mano come la scrittura possa creare ponti tra persone lontane e che nemmeno si conoscono. Hai ragione. In tutto ciò che scrivi. L'Abruzzo ha un fascino misterioso ed inspiegabile che rapisce. Lo fa in punta di piedi e te ne accorgi mentre vivi il luogo. Ancora di più, quando lo lasci... con la voglia di tornare il più presto possibile. Le mie testimonianze in "Terre Nomadi" non sono altro che esigenza di espressione. Succede quando hai dentro un fiume in piena che sente il bisogno di raccontarsi soprattutto nell'incontro con ciò che lo fa scorrere. Così è accaduto a me con l'Abruzzo. Fiumi e fiumi di entusiasmi diventati parole inchiostrate. Ti ringrazio per l'attenzione che dedichi al mio blog. Mi rende felice perché riesce a portare lontano ciò che avremmo voluto vicino. Nel tuo caso, l'Abruzzo.

Anna Maria Colonna 

Avezzano, stazione, neve febbraio 2012
Avezzano, stazione, neve febbraio 2012
Avezzano, castello Orsini-Colonna, neve febbraio 2012
 

    

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