giovedì 10 gennaio 2013

Pugliesi a Malta, racconto di un'avventura sportiva... e non solo


Malta
Una settimana di settembre in un'isola che ha soli 27 chilometri di lunghezza e 14 di larghezza! Un tempo dedicato allo sport, alla cultura e… allo shopping! Mentre guardavamo attraverso il finestrino dell'aereo, il nostro pensiero vagava sorvolando il territorio siculo e quello maltese. Anche se avevamo fatto qualche ricerca sulla storia dell'isola, non eravamo preparati al suo splendore. Passeggiando negli stretti vicoli caratteristici dei paesi, abbiamo potuto ammirare l’architettura dei palazzi, le persiane colorate e le cabine telefoniche stile inglese che rendono armoniose le città.

Malta
Singolari le carrozze che, trainate da cavalli, accompagnano i turisti nella strette viuzze. In barca abbiamo assaporato il vento, il sole sui nostri visi e il silenzio senza tempo dell’isola di Malta. Paesaggio simile ad un grande museo a cielo aperto anche per chi, come noi, bene non ha compreso quanto descritto dalla guida che parlava in inglese. Ricordando quei giorni tutti insieme e cercando di descriverli al meglio, protagonista è il sorriso. Ci ritroviamo a riflettere sulle «strane» abitudini della cultura maltese. Dalla guida a sinistra al piccolo ventilatore sul cruscotto di ogni auto. Dal matrimonio con una schiera di damigelle e cavalieri alla grande orchestra che anima la celebrazione. Dalla pasta insipida e scotta al pollo con la senape presente in ogni pietanza. Dalla birra, bevanda privilegiata dai maltesi, al caffè solubile, lungo e costoso. 

Che dire degli abitanti dell'isola? Un popolo semplicemente accogliente e rispettoso. Riservato, ma amicale. Un popolo che si sente un po’ italiano e un po’ inglese e che ha reso piacevole la nostra vacanza. Tutto questo, accompagnato da indimenticabili emozioni sui campi sportivi, e non solo, ha caratterizzato il nostro primo viaggio all’estero firmato «Special Olympics».


I viaggiatori pugliesi speciali di Malta
Associazione polisportiva «Olimpihà»


Malta



Malta

1 commento:

  1. L'isola è o sara'un paradiso d'accordo,Però i suoi abitanti non mi piacciono, sono italici hanno cognomi italici e si sentono inglesi (ANGLOSASSONI)mentre tutto, architettura,lingua denunciano che gli inglesi naturalmente non c'entrano per niente, un'amico dice che in tempo di guerra i nostri aerei bombardarono molte volte quella terra perciò non ci possono vedere d'accodo,ma le nuove generazioni che c'entrono,son passati tanti anni............

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