giovedì 10 ottobre 2013

In Italia il primo museo della disabilità

di Anna Maria Colonna
annamaria9683@libero.it

Museo delle barriere architettoniche
© Anna Maria Colonna

Il percorso ad ostacoli che un disabile deve compiere per arrivare a destinazione trova posto in un museo. Tra Lazio e Abruzzo, probabilmente. L'idea c'è, ma cerca casa o un pezzo di terra su cui poterla costruire. L'edificio è stato pensato per contenere una sorta di «ludoteca» a misura di «normaloide». Qui, secondo i progettisti, i visitatori sperimenteranno le sensazioni che prova chi non vede, non sente o non può utilizzare gli arti. 

Il fardello delle limitazioni creato dalle barriere architettoniche diventa esposizione. Per la prima volta. E gli ostacoli che escludono i disabili dalla società si trasformano in spunti di riflessione. Inviti a salire sul treno di prova. Un viaggio di andata e ritorno tra le libertà ridotte dall'assenza di rampe o di strumenti utili a facilitare la vita dei disabili. Per loro le distanze brevi sono spesso allungate dai tempi secolari delle barriere sociali. Ovunque.

L'ipotesi è quella di allocare il museo a Tivoli, tra le fontane, i giardini e i giochi d'acqua di Villa d'Este. «Ma ben venga anche l'ospitalità di qualche altro Comune», chiarisce Anna Benedetti, presidente della Lega Arcobaleno. «Stiamo pensando ad una esposizione stanziale ed itinerante, che punti alla cultura e ad una maggiore consapevolezza», aggiunge.

Lungo il viaggio-percorso delle difficoltà, gli spazi mostreranno ai visitatori carrozzelle «d'epoca», pedane modello, cornetti acustici. La sfida lanciata dalla Lega arcobaleno - e appoggiata dall'associazione culturale Ville d'Este e da Fish Lazio - ora attende di essere colta. Il treno ha già acceso i motori. Sta per partire.








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