lunedì 25 novembre 2013

Venezia, la festa della Salute

Ogni 21 novembre, a Venezia, si onora la Madonna nella basilica della Salute per aver liberato la città dalla peste.

di Luca Ferrari
fondatore del web magazine The Way of the Miles
ferrariluca@hotmail.it

Candele Madonna della Salute © Luca Ferrari
A Venezia, il 21 novembre d’ogni anno, è festa per tutti. Abitanti e turisti passano in processione davanti alla basilica di Santa Maria della Salute. Ringraziano la Vergine di aver liberato la Serenissima dalla piaga della peste.

In appena un anno e mezzo, fra il 1630 e il 1631, la pandemia aveva decimato la popolazione veneziana, mietendo oltre 46mila vittime (saranno quasi il doppio, alla fine), più di un quarto dell’intera cittadinanza.

Madonna della Salute, ponte votivo © Luca Ferrari

Fu così che, il 22 ottobre 1630, il doge Nicoletto Contarini pronunciò, nella basilica di San Marco, il voto solenne del Senato della Serenissima per costruire una nuova, grande chiesa e per chiedere alla Madonna la cessazione della pestilenza.

Nello stesso giorno, il patriarca Giovanni Tiepolo pronunciò queste celebri parole: Voto solenne di erigere in questa Città e dedicar una Chiesa alla Vergine Santissima, intitolandola SANTA MARIA DELLA SALUTE, et ch'ogni anno nel giorno che questa Città sarà pubblicata libera dal presente male, Sua Serenità et li Successori Suoi anderanno solennemente col Senato a visitar la medesima Chiesa a perpetua memoria della Pubblica gratitudine di tanto beneficio.

Madonna della Salute, ponte © Luca Ferrari
A risultare vincitore dal concorso indetto per realizzare l’edificio religioso fu il poco più che trentenne veneziano Baldassarre Longhena. D’umile famiglia, il giovane si era formato nella bottega del celebre architetto vicentino Bernardo Scamozzi.

Il progetto prevedeva lo stile Barocco di una chiesa in forma di corona per esser dedicata a La Vergine. Si narra che siano stati impiegati oltre trecentomila pali di rovere per il consolidamento della fondazione.

Madonna della Salute, chiesa © Luca Ferrari
Posizionata nei pressi della Punta della Dogana e all’ingresso del Canal Grande, la chiesa della Salute appare maestosa tanto all’esterno quanto all’interno, arricchita ulteriormente da opere scultoree e pittoriche. Spiccano i dipinti di Tiziano e di Tintoretto.

Il 28 novembre 1631 si svolse il primo pellegrinaggio di ringraziamento. Il 9 novembre del 1687, invece, il patriarca Alvise Sagredo benedisse la chiesa. Il 28 novembre del medesimo anno fu decretato giorno ufficiale della liberazione dal morbo, ma la data della festa venne poi spostata definitivamente al 21.

Venezia, ponte votivo © Luca Ferrari
Dal passato al presente. Sono da poco trascorse le sette del mattino e mi trovo a Venezia. Giunto a ridosso del ponte dell’Accademia, prendo un battello passando sotto il ponte votivo, collocato ogni 21 novembre, per l’occasione, tra le due sponde del Canal Grande, all’altezza della Basilica.

Già a metà mattinata la fiumana di fedeli è inarrestabile, tant’è che c’è bisogno delle Forze dell’ordine per dirigere il traffico umano. Nell’ampio campo a ridosso della Basilica si comprano le candele da accendere in chiesa, così da affidare alla Signora dei Cieli le proprie preghiere. Non manca il lato commerciale, con stand di frittelle, dolciumi di tutti i tipi e palloncini.

Venezia dal ponte votivo © Luca Ferrari


Colonna sonora: Led Zeppelin, Stairway to heaven


 






Mi congedo. Prendo Calle Lanza, proseguendo per Calle del Traghetto di San Gregorio. Sono sul ponte votivo. Mi godo una panoramica disponibile solamente per pochi giorni l'anno. Lascio andare ogni coda d’0cchio alla chiesa della Salute e alla sua leggenda. Un piccolo inchino e arrivederci al prossimo anno.


















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