lunedì 24 febbraio 2014

Dalla Cina al Paradiso, la porta nella roccia

di Anna Maria Colonna
annamaria9683@libero.it

Scorrono sul volto perle di sudore, inzuppando batuffoli di nuvole bianche. I passi affaticati reclamano una sosta e litigano con gli occhi, che vogliono ancora vedere. Piedi che bruciano, sguardi che indagano. Mancano venti scalini alla porta del Paradiso e lo stupore sembra già affacciarsi al balcone del cielo.

Qualcuno ha scoperto il mistero e la bellezza. Torna indietro in silenzio. Negli sguardi dei visitatori si legge tutto, persi come sono in questo paesaggio insolitamente magico, eppure così poco conosciuto. Un'insegna conduce al lago Baofeng, l'altra al monte Tianmen, ingresso al regno celeste. Pochi chilometri tagliano la vetta dalla città di Zhangjiajie, nella provincia cinese dell'Hunan. L'area di Wulingyuan, patrimonio Unesco dal 1992, incorona il luogo e lo tinge di verde. Pennellate di meraviglia. 

In Cina il Tianmen è sacro perché «avvicina l'uomo a Dio» con l'ingresso al Paradiso. Gli abitanti del posto sono pronti a giurarlo e dispensano informazioni ai curiosi per dimostrare la verità delle loro parole.  

Per raggiungere la cima - a circa millecinquecento metri di altezza - bisogna prima percorrere una strada con tornanti e curve vertiginose. Assomigliano a lacci che stringono le forme sinuose, morbide e spigolose della montagna. Poi c'è la lunga scalinata, 999 gradini che conducono all'ingresso del regno divino. La porta - chiamata anche grotta, cancello o arco di pietra - è un'enorme apertura naturale nella roccia. Nelle vicinanze, sorge anche un tempio buddista costruito circa cinquecento anni fa.

La compagnia francese Poma ha realizzato otto chilometri di funivia dalla stazione ferroviaria di Zhangjiajie alla sommità della montagna. Si scende ai piedi della scalinata, a circa milleduecento metri. Quassù le sorprese non mancano. Uno skywalk fa rabbrividire anche i più impavidi. Il tratto di vetro sospeso sul vuoto - noto come walk of faith, sentiero della fede - viene percorso dai visitatori con delle pattine di stoffa.

È un accorgimento necessario a non graffiare la lastra, che, nella sua trasparenza, riflette il respiro dell'immenso.

Le stelle di Dante Alighieri sembrano più vicine, viste da queste altezze. E anche la luce di cui parla John Milton quando descrive la strada lunga e impervia verso il Paradiso. Il cielo ha il tocco sfumato della terra, che custodisce i suoi nidi.










Segue un video che mostra scenari incantevoli, cornice di Tianmen mountain (Cina).




Nessun commento:

Posta un commento