giovedì 3 aprile 2014

A due pugliesi va la cittadinanza onoraria dell'Abruzzo

di Anna Maria Colonna
annamaria9683@libero.it

In primo piano, Nino Carrabba e Michele Stanca
© Anna Maria Colonna
Non è semplice afferrare grappoli di emozioni con un pugno di battute. Mentre i pensieri scorrono sui tasti del computer, ripercorro le strade in festa e la distesa smeraldina dei campi di Alanno (Pe). Condisco l'inchiostro con la marmellata di pesca, limone e ginseng preparata da un'azienda agricola del posto. E, improvvisamente, ritrovo gli occhi emozionati di due pugliesi a cui l'Abruzzo ha voluto conferire la cittadinanza onoraria.


Alanno (Pe), sala consiliare
© Anna Maria Colonna







Domenica 30 marzo 2014. Spinazzola (Bt) e Soleto (Le) siedono davanti al consiglio comunale di Alanno, riunitosi in via straordinaria per riconoscere l'impegno di Michele Stanca e Nicola Carrabba. Le finestre della sala consiliare - piccola e affollata - sono spalancate sul volo dei gabbiani, che sembrano sorridere in lontananza. L'aria fresca si crogiola al primo sole di primavera, lasciando l'abito bianco alle vette. L'atmosfera vibra e anche la politica si emoziona. I ricordi occupano posti invisibili tra il silenzio e gli applausi dei presenti. Sono ospiti d'onore.

Da sinistra a destra: Carrabba, il dirigente dell'istituto agrario Maria Teresa Marsili, Stanca e il sindaco Vincenzo de Melis
© Anna Maria Colonna
Stanca e Carrabba stringono la mano al sindaco di Alanno, Vincenzo de Melis, che consegna le targhe. Due uomini del Sud. Due vite diverse, entrambe pugliesi, accomunate dall'amore per la terra e per l'Abruzzo. Vite trapiantate dagli studi e dal lavoro in una regione che si è fatta amare.

Stanca ha insegnato all'istituto tecnico agrario di Alanno dal 1968 al 1972, distinguendosi per le sue ricerche nel campo della cerealicoltura e dell'agronomia applicata, come testimoniano centinaia di pubblicazioni. È il papà della varietà di orzo Arda.

La targa a Nicola Carrabba
© Anna Maria Colonna
Carrabba è stato studente nello stesso istituto. Il lavoro lo ha riportato a Spinazzola, negli uffici tecnici comunali. Penna instancabile, continua a mantenere un legame forte con la terra abruzzese attraverso le sue pubblicazioni, poetiche e in prosa. Recentissimo il racconto Un viaggio con gli occhi dell'anima, dedicato ad Alanno e pubblicato su Terre Nomadi, poi in formato cartaceo.

Ad Alanno la natura fa gli onori di casa, giocando a nascondino tra le bancarelle della 36esima mostra mercato dell'agricoltura e dell'artigianato, in corso.

Alanno © Anna Maria Colonna


Nessuno risparmia abbracci dopo la cerimonia, anche perché, ogni anno, gli ex studenti dell'agrario si ritrovano nei luoghi dell'adolescenza. E oggi è il giorno del ricordo. Il gruppo conta parecchi nomi, provenienti da tutto lo Stivale. Tra parole e strette di mano, alcuni abruzzesi raccontano di aver continuato gli studi all'Università di Bari.

Penso alla transumanza delle greggi dalla Puglia all'Abruzzo e viceversa. Memorie di un tempo che fu. Penso agli uomini che, nella stagione primaverile della vita, hanno deciso di spostarsi per coltivare le loro storie. E per farle crescere, innaffiandole con l'acqua dell'esperienza.

Ad Itaca si torna per ripartire.



Di seguito, il racconto di Nicola Carrabba pubblicato a novembre su Terre Nomadi.
Dalla Puglia all'Abruzzo, cinquant'anni fa (parte prima)
Dalla Puglia all'Abruzzo, cinquant'anni fa (parte seconda)
Dalla Puglia all'Abruzzo, cinquant'anni fa (parte terza)






















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