domenica 15 marzo 2015

CucinaMondo: Portogallo, vongole nella cataplana

Che cosa serve (per sei persone)
1,5 kg di vongole veraci
50 g di prosciutto crudo 
50 g di pancetta 
50 g di salsiccia piccante chourico
2 cipolle bianche
2 cucchiai di olio extravergine d'oliva
sale e pepe 
farina (poca) 
peperoncino 
prezzemolo 
coriandolo
un limone

Come si fa
  
1. Se non si possiede la cataplana, usare una padella o casseruola bassa con coperchio. 

2. Sbucciare la cipolla, tagliarla a rondelle finissime e disporla sul fondo della pentola. Aggiungere l'olio, un po' di di pepe ed un po' di peperoncino.

3. Cuocere a fuoco lento per una decina di minuti.

4. Unire le vongole veraci, un rametto di prezzemolo e le carni tagliate a cubetti. 

5. Chiudere con il coperchio e far cuocere per circa una ventina di minuti a fuoco basso. Scoperchiare, cospargere di coriandolo tritato e decorare con fettine di limone.

lunedì 9 marzo 2015

Terre del silenzio

di Anna Maria Colonna
terrenomadi@gmail.com

Dall’Italia all’Islanda a bordo di una moto. Andrea Carrà racconta il suo viaggio in solitaria con parole e scatti fotografici. Emozioni e difficoltà si intrecciano in questa straordinaria avventura.


Terre silenziose e terre del silenzio. Sembrano tacere, eppure i loro colori sono più eloquenti di ogni altro discorso. Nel respiro che le attraversa parlano una lingua lontana. Sono quelle terre che impari a comprendere sfogliando un libro. Guardando un documentario. Sono quelle terre che impari a sognare. La distanza che le separa dal resto del mondo non si misura in chilometri, ma in attimi. Gli stessi che bastano all’uomo per cambiare il volto della Natura.

Possiedono qualcosa di diverso. È la magia di una bellezza sconosciuta perché incontaminata. Fra le terre del silenzio c’è l’Islanda, isola di ghiaccio e di fuoco. Andrea Carrà, motociclista appassionato di fotografia e di viaggi, decide, nel 2008, di affrontare un’esperienza in solitaria a bordo della sua moto. Partendo da Genova, raggiunge l’Islanda percorrendo 7000 chilometri.

Non poche le difficoltà incontrate lungo l’itinerario. Gli imprevisti costringono spesso a modificarlo. Strade impercorribili, situazioni meteo sfavorevoli, fiumi impetuosi, cascate inarrestabili, Vatnajokull, il ghiacciaio più grande d’Europa, situato lungo la costa sud dell'isola. A fare da sfondo, spazi illimitati, dove regna costantemente il silenzio.

Carrà racconta la sua affascinante avventura in un libro, Terre del silenzio. La passione per la macchina fotografica lo porta a cogliere attimi in tutto ciò che incontra. Scatti fotografici arricchiscono questo diario di bordo. Non mancano emozioni e momenti di difficoltà. Parole che si leggono fra le righe anche quando non vengono esplicitate. «Tante parti di me sono rimaste lì dove ho fatto click con la macchina fotografica», annoterà alla fine del suo viaggio. Ultima tappa, il parco nazionale di Snæfellsjökull. Poi la via del ritorno. Nuovamente silenzio.

Tiziano Terzani scrive: «E ricordati, io ci sarò. Ci sarò su nell'aria. Allora ogni tanto, se mi vuoi parlare, mettiti da una parte, chiudi gli occhi e cercami. Ci si parla. Ma non nel linguaggio delle parole. Nel silenzio».

domenica 1 marzo 2015

Il treno verde a Bari fino a martedì

di Anna Maria Colonna 
terrenomadi@gmail.com



È partito il 18 febbraio e oggi fa tappa a Bari il «Treno Verde», iniziativa di Legambiente, di Ferrovie dello Stato per promuovere il territorio nel rispetto dell’ambiente. Questa edizione - la ventisettesima - si concentra su agricoltura e alimentazione di qualità, temi scelti in vista di Expo2015, l’attesa esposizione universale sulla nutrizione in programma a Milano da maggio ad ottobre.


Il convoglio ferroviario rimarrà sul binario 1 ovest della stazione centrale del capoluogo pugliese fino a martedì. Poi riprenderà il tragitto alla volta di Pescara, dopo aver sostato già a Caltanisetta e a Palermo.


Un viaggio insolito e, proprio per questo, affascinante. Le carrozze sono quattro e ognuna ospita laboratori di agroecologia e di buone pratiche ambientali e sociali. Nella prima visitatori e studenti scoprono da dove nasce il cibo. Difesa e tutela del suolo, mutamenti climatici e riduzione dei consumi giocano la loro partita in questo spazio.


Nella seconda carrozza siedono i produttori, insieme a green economy, turismo ecosostenibile e slow. Nella terza si impara a fare la spesa con zero imballaggi. Il quarto vagone conclude l’itinerario accendendo le luci sull’agricoltura sociale, dagli orti in città ai diritti. Viene fornita anche una nuova prospettiva sulla legalità, raccontata attraverso le esperienze di Libera Terra.


Per ogni tappa, gli organizzatori propongono workshop e scambi di esperienze tra le diverse realtà del territorio italiano. A bordo, esperimenti e laboratori affiancano la cucina viaggiante, che sta permettendo agli studenti di sfidarsi ai fornelli con ricette biologiche, a chilometro zero, sostenibili e senza sprechi.


Oltre al treno, a promuovere il territorio e le buone pratiche ci pensano gli «ambasciatori», prodotti e produttori visti come esempi di civiltà perché preservano radici e tradizioni. Tra questi, ci sono Alce Nero, il canestrato delle Murge (pecorino), il bergamotto di Calabria, il fagiolo zolfino della Penna del Valdarno, il farro di Monteleone di Spoleto.


Prossime tappe, Pescara (Abruzzo), Battipaglia (Campania), Napoli (Campania), Termoli (Molise), Latina (Lazio), Perugia (Umbria), Arezzo (Toscana), Chiusi (Toscana), Parma (Emilia Romagna), Vicenza (Veneto), Cuneo (Piemonte), Milano (Lombardia). 

Il viaggio verde si concluderà l'11 aprile.

L’inaugurazione della tappa pugliese è in programma per domani alle ore 10.30.

CucinaMondo: Giappone, dorayaki

Che cosa serve (per otto dolcetti)
2 uova
50 g di zucchero
100 g di farina 00
1 cucchiaino di miele
1 cucchiaino di lievito per dolci
2 cucchiai di acqua
100 g di nutella

Come si fa
1. Mettere in una ciotola le uova con lo zucchero.
2. Mescolare, poi aggiungere la farina e mescolare ancora, fino ad ottenere una pastella fluida.
3. Unire il miele.
4. Fare sciogliere il lievito nell’acqua.
5. Aggiungere il composto alla pastella e mescolare.
6. Mettere il composto in frigorifero per 30 minuti.

7. Fare riscaldare una padella antiaderente, versare la pastella con un cucchiaio senza allargare l’impasto.
8. Quando sulla superficie delle pastelle inizieranno a comparire delle bollicine, girarle e cuocerle per circa 30 secondi.
9. Sollevare man mano le frittelle e metteterle su un piatto.
10. Farcirle, spalmando su un lato uno strato di nutella.
11. Richiudere i dolcetti a due a due e servire.