martedì 7 febbraio 2017

Transiberiana d'Italia, ponte tra Abruzzo e Molise

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Era il 3 marzo 2013 e il treno stava per fischiare. Il tempo vola, abbraccia i ricordi, li conserva in un angolo tutto suo. Ritrovarsi a riviverli senza mai aver rinunciato ad essi, ritrovarli faccia a faccia a distanza di anni, fa venire la pelle d’oca. L’Abruzzo è ancora qui, bello come non mai, forte e gentile, silenzioso ed elegante.

Il cielo non cambia, le vette neppure. Maestose, ora imbiancate. Vestite di fredda ovatta. Un velo lieve e delicato che poggia persino sull’acqua dei ruscelli, che ammutolisce e rallenta ogni corsa. I colori accesi delle foglie d’autunno hanno lasciato il posto a trame di rami secchi che ricamano l’aria. La neve fa da tappeto e sentiero ai «pellegrini della natura». Uno dei paesaggi più incantevoli d’Italia. Mi sento fortunata a viverlo quotidianamente. 

Il treno, quella mattina, partì per percorrere 120 chilometri attraverso 58 gallerie e più di cento ponti. Da Sulmona ad Isernia, passando per Carpinone, si viaggiava sulla «Transiberiana d’Italia», ferrovia che congiunge Abruzzo e Molise sfiorando la Majella. La linea era stata sospesa nel 2011 perché ritenuta antieconomica. I paesaggi sono rimasti lì, immobili, come se aspettassero.

Quel treno non ha smesso di partire e di tornare. Sempre più persone hanno chiesto, a gran voce, di poter percorrere la «Transiberiana d’Italia», con il picco più alto, 1268 metri, alla fermata di Rivisondoli-Pescocostanzo. Le associazioni «Transita Onlus» e «Le Rotaie del Molise» non si davano per vinte e continuavano a battersi per valorizzare il territorio in tutte le sue sfaccettature. Il primo viaggio ebbe un successo inaspettato. Ne seguirono altri, fino ad oggi, a qualche giorno dal fischio del prossimo treno.

Si parte domenica, 12 febbraio, su sei carrozze storiche, da Isernia a Campo di Giove, passando attraverso le vette più alte e i paesi più caratteristici, ad uno schiocco dal cielo. Dal Molise all’Abruzzo, nel cuore delle opere d’arte della Natura, sfiorando Carpinone, San Pietro Avellana-Capracotta, Castel Di Sangro, Alfedena, Roccaraso, Rivisondoli, Palena, Campo di Giove. Qui è prevista una ciaspolata, passeggiata con le tipiche racchette da neve. Finestra aperta e vista mozzafiato sul Gran Sasso e fino al Guado di Coccia, contando i monti Genzana, Rotella, Pizzalto e Porrara.

Ad organizzare il viaggio, il Cai - Club alpino italiano - Abruzzo, con la sezione di Castel di Sangro, e il Cai Molise, con le sezioni di Isernia, Campobasso, Bojano e Montaquila, insieme al Tam - Tutela ambiente montano - di Isernia. Collaborano l’associazione «Le rotaie» e la «Pro Loco» di Campo di Giove.

Sono 470 i partecipanti, anche se altri avrebbero voluto aggregarsi. Per mancanza di posti non è stato possibile, ma gli organizzatori confidano in una giornata in «Transiberiana» riservata a tutte le regioni d’Italia appartenenti al Cai.


«Terre Nomadi» salirà sul treno e documenterà il viaggio con un ricco reportage scritto e fotografico.

Segue il video dedicato alla Transiberiana d'Italia e realizzato ad aprile 2013 da Paesaggi d'Abruzzo in collaborazione con Terre Nomadi. Voce, Francesco Ventura.


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